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Erba

FILANDE E EX OPIFICIO ZAPPA


Le Filande

Fino alla fine dell’Ottocento nell’Erbese l’attività più importante fu l’industria serica. Nata in contesti  strettamente casalinghi, la produzione della seta crebbe nel tempo su larga scala. Per tutto il XIX secolo, ed oltre, i corsi d'acqua di Erba pullularono di opifici vecchi e nuovi, lunghe costruzioni a due (la filanda) o a tre, quattro piani (il filatoio), riconoscibili anche dalle svettanti ciminiere. Quella serica fu l’unica industria presente nella zona per quasi tutto l'Ottocento, tanto che nel circondario di Erba, ancora molto produttivo, tra il 1910 e il 1914 funzionavano 17 filande, 23 filature e torciture e 26 incannatoi. Tuttavia già nella seconda metà del secolo il comparto cominciò a dare i primi segni di debolezza e molte filande furono chiuse.

L'Opificio Zappa

Oggi, in via IV Novembre, in corrispondenza dell’Opificio Zappa, rimangono i resti ben conservati di una di queste filande. La struttura in origine era un mulino da grano ad acqua, costruito dai Carpani di Ponte Lambro in riva alla roggia Molinara. Acquistato nel 1876 dalla ditta serica “Pedroni & Cavadini” fu trasformato in filanda a vapore; nei primi del ‘900 divenne di proprietà della Ditta Taroni (industriali serici di Como) che cessò l’attività della fabbrica nel 1970, cedendo l’intera proprietà a Zappa Giuseppe (fondatore della ditta FALPE). In origine, il corpo di fabbrica era costituito da una forma a L, successivamente modificata con l’aggiunta di un ulteriore edificio così da trasformarlo in un complesso a corte con la ciminiera posta nel centro del piazzale. Ancora oggi, nonostante il cambio di destinazione, conserva l’antica ciminiera e tutti i prospetti esterni. Il complesso è uno degli ultimi esempi di archeologia industriale presenti nella zona di Erba insieme al filatoio di Pomerio.  

© Foto: Opificio Zappa Contributi: Museo Civico di Erba – Progetto PCTO ©Riproduzione riservata