UPEL CULTURA › Antica Miniera d’oro della Guia


Macugnaga

ANTICA MINIERA D’ORO DELLA GUIA


Nella frazione Borca si trova la preziosa Miniera d’oro della Guia, una delle poche europee aperte al pubblico. Il giacimento non è l’unico della Valle Anzasca, che è tra le zone aurifere più ricche d’Italia. Tra le centinaia di cunicoli scavati nei secoli, ricordiamo gli affioramenti di San Carlo e di Pestarena, non visitabili. Lo sfruttamento dei giacimenti iniziò nel XVII secolo, dando lavoro a molte persone nella valle. L'oro non si trovava in pepite, ma era presente come impurità nei minerali di pirite e di quarzo. Alla fatica dei primi scavi, che avvennero scalpellando a mano la roccia, si aggiunse il pericolo quando fu introdotto l’uso della polvere pirica e della dinamite. Ulteriori rischi per la salute si ebbero con la comparsa della perforatrice pneumatica, che causò numerosi casi di silicosi nei minatori. Nonostante i pericoli, l’attività estrattiva continuò per secoli sino agli anni Cinquanta del Novecento. Il picco di produzione si ebbe fra il 1937 e il 1945, ma gli alti costi di gestione e la concorrenza straniera portarono alla chiusura definitiva delle miniere nel 1961. La riapertura dei giacimenti, che sono tuttora abbondanti, ha fatto della Miniera della Guia il primo sito aurifero delle Alpi aperto alle visite turistiche-culturali-didattiche e la prima “miniera-museo” in Italia. Dei 12 chilometri di gallerie, attualmente la visita si limita agli 1,5 chilometri della galleria di livello. L’esplorazione avviene con una guida esperta ed illustra attrezzi, procedimenti e tecniche di estrazione e di purificazione dell'oro.
Aperture - Dal 17 settembre 2023 Visite su prenotazione con almeno 15 persone paganti Per info: 3403953869 / minieradoro@libero.it

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