Villa Perego

Inverigo

Tra le residenze più belle di Inverigo c’è sicuramente Villa Perego, settecentesca dimora a dominio della frazione di Cremnago. Fatta erigere nel XVIII secolo dal canonico Giovanni Perego, la villa sorse tra il 1735 e il 1750 su una preesistente casa nobiliare. Progettata dall’architetto Carlo Giuseppe Merlo, era luogo di villeggiatura e di rappresentanza della famiglia. Tra il 1793 e il 1798, su un disegno di Simone Cantoni, furono aggiunte le scuderie e la terrazza balaustrata che affaccia su Piazza Vittorio Emanuele. La luminosa limonaia invece, anch’essa di fine Settecento, è attribuita a Giuseppe Piermarini. Dagli anni Settanta la villa, tuttora di proprietà della famiglia Perego, è sede di ricevimenti ed eventi privati. L’edificio padronale, in stile tardo barocco, presenta una pianta rettangolare e sviluppo su tre livelli. Il corpo centrale aggettante si innalza per un ulteriore piano con un’elegante mansarda. Alle spalle della villa si collocano la terrazza balaustrata, le scuderie, l’oratorio privato e la limonaia. Sui versanti meridionale ed occidentale si apre il magnifico giardino all’italiana. Gli interni della villa conservano molti degli ambienti originali, con pregiati arredi d’epoca, lampadari di Murano, damaschi e diverse sale affrescate. Grazioso il piccolo oratorio dell’Immacolata datato al primo Settecento. La struttura si compone di un’aula unica ed è impreziosita da un campanile con coppie di monofore nella cella. Sobria la facciata, con portale in pietra e timpano sommitale rococò ad ellisse. L’ambiente interno custodisce antichi affreschi, tra cui una Crocifissione con la Madonna e san Giovanni. Datata al 1495, l’opera è attribuita a Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Si tratta di uno strappo recuperato da quello che era il Monastero delle Monache Umiliate in sant’Erasmo a Milano. Di grande impatto anche il parco circostante, composto da un giardino prospettico ed un ampio giardino all’italiana arredato con statue, fontane, scalinate ed aiuole fiorite. Sul fianco meridionale si collocano invece maestosi alberi secolari ed un roccolo di caccia.