La dimora è nota per i legami della famiglia Raimondi con Giuseppe Garibaldi, che portarono ad un matrimonio lampo con Giuseppina Raimondi, figlia del marchese. Garibaldi, vedovo da dieci anni, conosce la diciottenne nel giugno 1859 e fra i due ha inizio un’appassionata corrispondenza. Il Generale trascorre il Natale 1859 presso Villa Raimondi e il 6 gennaio 1860 viene dato l’annuncio formale del matrimonio. Il 24 gennaio 1860, nella chiesetta privata della dimora, ha luogo il matrimonio. Ma al termine della cerimonia Garibaldi riceve una lettera e, furioso, abbandona il pranzo nuziale, rompendo l’unione. Il 25 dicembre 1879 viene data sentenza d’annullamento del matrimonio, durato solo un’ora. Tra le molte congetture riguardo il contenuto della lettera la più probabile è la scoperta dell’esistenza di un altro spasimante.
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