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UPEL CULTURA
› Gran Hotel Villa d'Este
Cernobbio
GRAN HOTEL VILLA D'ESTE
Affacciata sul lago di Como si trova
Villa d’Este
, la più celebre fra le dimore di Cernobbio. Il complesso ha origine nel XVI secolo, quando il Cardinale Tolomeo Gallio demolì un preesistente convento femminile per costruire una residenza. Il nucleo originario della villa, eretta fra il 1557 e il 1607, fu un progetto di Pellegrino Pellegrini Il Tibaldi. In seguito alla morte del prelato la dimora passò agli eredi e cadde in uno stato di abbandono. È ai successivi proprietari, a partire dalla famiglia Calderari, che si deve l’impostazione dell’aspetto attuale. La villa e il parco, infatti, sono stati più volte modificati nel corso del tempo e poco rimane dell’originario nucleo. Tra i vari proprietari ricordiamo Carolina Amalia di Brunswick, che attribuì alla dimora l’appellativo “d’Este” per via delle sue presunte origini estensi. Nel 1873, dopo altri anni di abbandono, fu costituita la Società Villa d’Este e il complesso divenne così il
Grand Hotel Villa d’Este
. Attualmente è tra i più facoltosi alberghi di lusso sul lago di Como e meta di turismo congressuale di alto livello.
La villa
La villa si imposta su un imponente pianta ad U e uno sviluppo su cinque livelli. Il complesso comprende anche la portineria, Villa Cima, Villa Malakoff e la
Reine d’Angleterre
. Quest’ultima, posta lungo il versante settentrionale, fu voluta da Gaetano Ciani e fu a lungo utilizzata come stabilimento idroterapico. Il prospetto che affaccia sul lago è in stile neoclassico, con cinque ordini di finestre e una grande terrazza retta dal porticato a fornice. L’ultimo piano è coronato da festoni con centine e finestre ad abbaino. Molto bello anche l’accesso settentrionale, con vista sul giardino all’italiana. Nonostante la conversione in hotel, la Villa mantiene ancora alcuni ambienti originali. Tra questi il grande scalone con colonne in marmo, l’
Incoronazione di Psiche
di scuola canoviana e le statue di
Adamo ed Eva
di Antonio Prestinari. Nella sala delle Colonne, inoltre, vi è una quadreria d’ispirazione biblica.
Il parco
Completa Villa d’Este l’ampio parco di 25 acri, con la
Fontana dell’Ercole
e il
Tempietto di Telemaco
con il gruppo scultoreo di Ercole e Lica. Unico superstite del giardino cinquecentesco è l’imponente
ninfeo
di Pellegrino Pellegrini, decorato a mosaico con ciottoli policromi in stile barocco. Magnifico il giardino all’italiana, con basse siepi di bosso ed aiuole geometriche attorno al viale prospettico di Ercole. Popolano l’area abeti rossi, magnolie, cipressi ed un cinquecentenario platano. Il parco ospita anche un nucleo all’inglese, con ponticelli, boscaglie e un’antica grotta artificiale.
© Foto:
Daniel Case - Opera propria, CC BY-SA 3.0
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