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Via Appia e Odessa | Ultime dall’Unesco

27/01/2023

   18ma sessione straordinaria del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO


Si è riunita la 18ma sessione straordinaria del Comitato del Patrimonio Mondiale, che ha deciso le nuove iscrizioni nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. La nomina garantisce ai paesi protezione, assistenza tecnica e finanziaria internazionale. I beni iscritti sono:

- il Centro Storico della Città Portuale di Odessa (Ucraina), la cui salvaguardia è stata ripetutamente messa a rischio dalla guerra in corso. Crocevia di popoli migratori, Odessa conserva la struttura urbana tipica di una città portuale multinazionale di fine Settecento. La città è stata ufficialmente fondata dalla zarina Caterina II. Il riconoscimento è giunto nonostante l’opposizione della Russia, che ha votato contro, e l’astensione di 14 paesi. Con linserimento del Centro Storico di Odessa in Ucraina si contano ora otto siti UNESCO.

- i Monumenti dell'Antico Regno di Saba a Marib (Yemen), che regnò dal I millennio a.C. fino all'arrivo dell'Islam intorno al 630 d.C.. Si tratta di un sito seriale composto da sette siti archeologici che testimoniano il grande sviluppo architettonico, estetico e tecnologico raggiunto dal regno. Le testimonianze comprendono resti di grandi insediamenti urbani, templi monumentali ed antichi sistemi di irrigazione.
I luoghi dell’Antico Regno di Saba sono il quarto bene in Yemen iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo a causa di un conflitto. Si aggiungono all’Antica Città Murata di Shibam (1982), alla Città Vecchia di Sana’a (1986) ed alla Città Storica di Zabid (1993).

- la Fiera Internazionale Rachid Karameh a Tripoli (Libano), progettata nel 1962 dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer. Tra i maggiori esempi dell'architettura moderna del XX secolo dell’Asia Anteriore, si trova fra il centro storico di Tripoli e il porto di Al Mina. L’edificio principale del complesso è un'enorme aula coperta a forma di boomerang di 750 metri per 70 metri.


   45ma sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale


C’è finalmente una nuova data per la 45ma sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in stand-by dall’attacco russo all’Ucraina. L’assemblea, prevista dal 19 al 30 giugno 2022 a Kazan, era stata rinviata a data da destinarsi in seguito ai numerosi appelli internazionali.
La sessione si terrà a Riyadh dal 10 al 25 settembre 2023 e sarà presieduta dalla principessa Haifa bint Abdulaziz Al-Mogrin, ambasciatore saudita all’Unesco.

La svolta decisiva sono state le dimissioni dell’ambasciatore russo Kuznetsov, che presiedeva il Comitato per il Patrimonio mondiale dell’Unesco. Come da regolamento, la presidenza del Comitato è passata al Paese successivo in ordine alfabetico, ovvero l’Arabia Saudita, politicamente vicina agli interessi della Russia.
Questo passaggio ha sbloccato lo stallo ma ha confermato la politicizzazione del Patrimonio Unesco, sempre più controllato da alleanze e accordi segreti fra i Paesi e lontano dai principi della Convenzione sul Patrimonio mondiale del 1972.

 

   Via Appia


È stato ufficialmente approvato l’iter per la candidatura di “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il progetto della candidatura è stato promosso direttamente dal Ministero della Cultura e coinvolge le Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. Fra i soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa ci sono anche 12 tra Province e Città Metropolitane e 73 Comuni.

La via Appia è un sito seriale di circa 900 km fra Roma e Brindisi. È universalmente riconosciuta come una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico. Realizzata fra la fine del IV secolo a.C e il III sec. a.C., l’antica strada conserva l’eccezionalità strutturale del prototipo sistema viario romano



   Octagon Earthworks


L’insediamento dei Nativi americani Octagon Earthworks nello Stato dell’Ohio (USA) potrà diventare Patrimonio dell’Umanità.
Si tratta di un sito archeologico costruito circa 2000 anni fa dall’antica cultura Ohio Hopewell. Il sito, già iscritto nel Registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti, è stato paragonato per importanza archeologica a Stonehenge e al Machu Picchu. Sin dal 1910, però, l’area è stata impiegata come campo da golf da un country club privato. Ora, una sentenza del tribunale ha liberato l’area: il club dovrà cedere il suo contratto di locazione, rendendo così il sito disponibile al pubblico.

Le Octagon Earthworks entreranno a far parte di una proposta seriale di nove siti archeologici, costruiti durante il periodo Woodland (1-1000 d.C.). Le aree conservano tumuli con precise forme geometriche, tra i più grandi terrapieni al mondo che non sono fortificazioni o strutture difensive.
La cultura Hopewell si distinse infatti per la costruzione di grandi recinti usati per scopi cerimoniali o comunitari. Alcuni, come le Octagon Earthworks, erano allineati per scopi astronomici.


©Foto: GN Consulting Agency | Alexey Acepovsky, Yuri Filonenko, Dmitry Moiseev

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