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Spunti culturali - Itinerario da Castelseprio

10/08/2020
Il Parco archeologico di Castelseprio e il Monastero di Torba, a trenta minuti da Varese e a un’ora da Milano, rappresentano eccellenti esempi dei tesori che l’Italia custodisce, e, difatti, sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Universale UNESCO nel 2011.

Il Parco archeologico di Castelseprio, o Castrum, raccoglie gli edifici emersi in tarda età romana fino alla conquista longobarda.
L’importanza storica del Castrum per il controllo della regione del Seprio, crocevia tra Como e Novara, è stata confermata dalla decisione di distruggerlo, assunta dai Visconti all'indomani della vittoria contro i Torriani.
Dopo l’abbattimento del nucleo del potere, della vecchia civitas e del successivo castrum, restano soltanto i ruderi.
Intatta però, e unica sopravvissuta alla distruzione, è la splendida Chiesa di Santa Maria Foris Portas, la cui costruzione si colloca tra il VII e il XI secolo. Se l’esterno è semplice e quasi rustico, è l’interno che stupisce, con affreschi alle pareti considerati tra le più importanti testimonianze della pittura muraria europea dell’Alto Medioevo.
Assolutamente interessanti sono altresì i contenuti, laddove il ciclo pittorico racconta l’infanzia di Cristo, secondo la versione tratta dai vangeli apocrifi. Ed invero, il Maestro di Castelseprio, così rinominato perché anonimo, oltre a possedere una tecnica pittorica eccelsa e una conoscenza sapiente degli schemi prospettici (che si pensava di aver perso con l’arrivo delle popolazioni germaniche), si è lasciato ispirare dai vangeli apocrifi, con un risultato unico nel suo genere, che offre allo spettatore tutti quegli episodi che nel tempo la religione cattolica ha rifiutato.
Un esempio è la rappresentazione della “Prova delle Acque amare”, ove si narra la prova della verginità di Maria, invitata a bere acqua amara.

Poco distante dal Castrum, nel comune di Gornate Olona, ma pur sempre all'interno dello stesso unicum archeologico, sorge il Monastero di Torba.
Gestito dal FAI, è il primo bene donato al Fondo Ambiente nel 1977 dalla fondatrice dell’ente stesso, Giulia Maria Crespi, che con dedizione e perseveranza ha permesso al Monastero di Torba e al Parco Archeologico di ottenere perfino il riconoscimento come bene UNESCO.
La Torre di Torba è il primo corpo di fabbrica costruito in epoca romana come avamposto militare. Sotto la dominazione longobarda ha perso il carattere militare a beneficio di quello religioso, come confermato dalla costruzione del Monastero e della piccola chiesa dedicata a Santa Maria.
La Torre rappresenta una delle poche testimonianze rimaste nel nord Italia di architettura romana difensiva, che, con i suoi 18 metri di altezza, è stata utilizzata come sepolcreto per le badesse in epoca longobarda e oratorio delle monache.
L’istituzione del Monastero e la funzione agricola acquisita nel tempo ne hanno permesso la sopravvivenza fino alla soppressione in età napoleonica.
Una curiosità legata alla Torre di Torba è la storia di Raffa.
Secondo la leggenda un brigante aveva preso di mira il territorio e soltanto Raffa, una giovane donna, era riuscita ad ucciderlo: trattolo in inganno al fiume lo aveva accecato per poi difendersi fino in cima alla Torre, da cui entrambi erano caduti e avevano perso la vita.
Tra certezza storica e racconto popolare, lo storico locale Pier Giuseppe Sironi ha scoperto come la Chiesa di Santa Maria fosse in realtà intitolata a San Raffaele, benché la storia di Raffa sembrerebbe precedente rispetto all'insediamento delle monache.

Ad attestare l’importanza strategica di Castelseprio è l’istituzione della Regione del Seprio, che dalla tarda età romana fino al XVIII secolo ha raccolto e amministrato i territori centro - meridionali delle attuali province di Varese e Como, e di cui Castelseprio era la capitale.
Come risultato, oggi, nel basso Varesotto, sono disseminate più e diverse fortificazioni, di cui alcune sono soltanto ruderi, pur conservando elementi originari, mentre altre sono cresciute e sono state inglobate in costruzioni successive.
Partendo dal Castrum di Castelseprio, la fortificazione più vicina (7 km), si trova nel comune di Castiglione Olona: è il Castello di Monteruzzo. L’allora feudo di Castiglione Olona è stato possedimento dal XI secolo della nobile famiglia Castiglioni, discendente dai Longobardi. Il Castello nei secoli ha ospitato diverse famiglie esponenti dell’aristocrazia milanese e oggi è centro congressi, spazio espositivo e sede della biblioteca civica. Durante i mesi estivi ospiterà serate di cinema all'aperto.

Poco distante, nel comune di Fagnano Olona, si trovano il Castello Visconteo, successivamente trasformato in residenza signorile, e il Castellazzo, di origine più antica. Per il mese di agosto sono previste visite guidate e un concerto al Castello Visconteo.
A Gazzada Schianno, inglobata nella Torre campanaria della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, si erge la Torre di Schianno. Parte di un sistema di avvistamento già in epoca romana, si tratta di uno dei pochi esempi di campanile-atrio presenti in Lombardia, ovvero l'ingresso alla chiesa è situato all'interno della torre campanaria.
A dieci minuti da Varese, nell'omonima frazione, si trova la Torre di Velate, oggi gestita dal FAI. Risalente all’XI secolo, la Torre era destinata alla difesa militare della via per Angera e al Lago Maggiore. Con pianta quadrangolare e cinque piani, la torre si sviluppava per oltre 30 metri di altezza. Della fortificazione, punto fermo nel paesaggio collinare attorno Varese, rimangono oggi soltanto due lati, di cui uno conservato integro.
La torre è visitabile solo dall'esterno.
Il comune di Vergiate offre diversi resti di epoca tardo romana e medievale. Tra questi ricordiamo la Torre medievale a Corgeno, probabilmente parte di una cinta fortificata alto medievale, con una struttura, ormai rudere, in ciottoli di fiume e blocchi di pietra, e con frammenti embrici romani. In cima a una collina, e raggiungibile solo a piedi, è il Torrazzo di Sesona “Türascia” una fortificazione del XIV secolo di cui restano solo rovine. Entrambe le strutture sono ammirabili solo all'esterno.
Tra i beni più imponenti dell’area del Seprio troviamo il Castello Visconti di San Vito a Somma Lombardo, formato da tre differenti castelli, ognuno col proprio ingresso e cortile. Attualmente il castello è visitabile solo la domenica (su prenotazione).
Un po’ distante da Castelseprio, ma pur sempre raggiungibile nell’arco di un’ora, è la Rocca Borromea ad Angera.
La Rocca, edificata in una posizione strategica sul lago Maggiore, risale al XIII secolo ed è il risultato dell’unione di più corpi di fabbrica aggiunti nei secoli al primo blocco originario. In ottime condizioni e visitabile, la Rocca di Angera ospita diversi musei tra cui il Museo delle Bambole e dei Giocattoli (il più grande d’Europa) ed esposizioni di arte contemporanea.

Menzione a parte meritano la Rocca di Orino, il Castello di Caidate a Sumirago e il Castello di Cuasso a Cuasso al Monte
Le prime due strutture rappresentano fortificazioni medievali in buone condizioni, edificate in posizioni strategiche rispettivamente per il controllo della Valcuvia e della Valle dell’Arno.
Il Castello di Cuasso fu un’importante fortificazione alto medievale di cui restano imponenti ruderi. Per l’ottimo punto di osservazione e l’ampia panoramica, è stato impiegato durante la Prima Guerra Mondiale come sistema difensivo.
Oggi sono residenze private purtroppo non visitabili.

Una visita merita poi il Monastero di Santa Maria Assunta di Cairate, legato a Castelseprio e Torba per la leggenda della sua fondazione.
Risalente al secolo VIII, si narra che sia stato fortemente voluto dalla figlia/nipote del re longobardo Liutprando, Manigunda, che, affetta da una grave malattia ai reni, aveva promesso in cambio della guarigione, ottenuta bevendo l’acqua di una fonte, di prendere i voti e fondare il Monastero.
Nato in epoca romana, è stato una chiesa funeraria e necropoli in epoca longobarda e Monastero dall'epoca romanica fino alla sua soppressione.
Oggi è un museo che raccoglie i reperti delle varie epoche, custodendo nei locali dell’ex monastero i segni e gli sviluppi architettonici di oltre mille anni di storia. Nel percorso museale è possibile ammirare una tomba in pietra, attribuita alla principessa Manigunda, il cui riposo è stato interrotto. Secondo la leggenda la principessa da allora vaga nel Monastero.
Sempre rimanendo sul filone esoterico, a Fagnano Olona, nella frazione di Bergoro, la tradizione vuole che vi sia la fontana miracolosa che ha guarito Manigunda.

Per i più appassionati di passeggiate e percorsi ecologici, partendo dalla Torre di Schianno a Gazzada di Schianno, è possibile accedere alla quarta tappa della Via Francisca (la via che scendendo dalla Svizzera si congiunge alla via Francigena).
Da qui si raggiunge Castiglione Olona con il suo Castello di Monteruzzo, il comune di Gornate Olona con il Monastero di Torba e il parco di Castelseprio. A metà percorso si incontra Cairate con il Monastero e Fagnano Olona con il Castello Visconteo e il Castellazzo. Proseguendo, la quarta tappa termina nella città di Busto Arsizio.
Qui non vi sono fortificazioni, ma Villa Ottolini-Tosi si avvicina per nello stile. Voluta alla fine del XIX secolo come residenza privata, la villa rappresenta dal punto di vista estetico un tributo al romanico lombardo con elementi medievali quali logge, bifore, rosone e, soprattutto, una torre. Oggi è considerata un gioiello architettonico della città di Busto Arsizio, aperto al pubblico per eventi e concerti.
Sempre a livello naturalistico, è possibile visitare il Parco Valle della Lanza e il Parco dell’Olona, tramite la pista ciclopedonale che li attraversa e che collega diversi comuni.
[vc_message message_box_color="danger" icon_fontawesome="fas fa-info"]Ricordiamo che tutte le strutture sono visitabili solo su prenotazione e che in alcuni casi non sono accettati gruppi di visitatori.[/vc_message]
[vc_hoverbox image="7659" primary_title="" hover_title=""]Angera, Rocca Borromea
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Somma Lombardo, Castello Visconti di San Vito
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[vc_hoverbox image="7660" primary_title="" hover_title=""]Parco archeologico di Castelseprio
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Monastero di Torba
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[vc_hoverbox image="7737" primary_title="" hover_title=""]Cairate, Monastero di Santa Maria Assunta
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Velate, Torre
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