IFEL ha pubblicato una nota di approfondimento sul Fondo di Solidarietà 2024, illustrando la definizione delle risorse e la composizione del Fondo per l’anno in corso. ANCI e IFEL non hanno ritenuto di condividerne il riparto 2024, considerando essenziale che, anche in sede tecnica, siano realizzate metodologie per la valutazione del valore monetario complessivo dei fabbisogni standard e della dimensione di nuovi fabbisogni emergenti. Le metodologie di calcolo dei fabbisogni e del FSC, infatti, non considerano il difficile contesto socioeconomico nel quale operano queste scelte: – la crisi energetica ed il lascito dell’impennata inflazionistica del 2022-23 (uno scalino pari a quasi il 15%), che incidono pesantemente sulla capacità di ampie fasce di enti locali di assicurare gli equilibri correnti e di far fronte agli importanti impegni connessi all’attuazione del PNRR; – la ripresa dei rinnovi del CCNL del comparto, che ha visto dal 2019 la sigla di tre contratti con un maggior onere per oltre 1,5 miliardi di euro, interamente a carico dei bilanci dei Comuni; – la progressione tecnica della perequazione, con l’aumento del 5% annuo delle percentuali di risorse perequate e monte complessivo, che comporta a legislazione vigente un travaso di risorse all’interno del comparto di 100-150 milioni di euro incrementali all’anno, per un totale di 650 milioni di euro tra il 2025 e il 2030; – la reintroduzione di nuovi tagli alle risorse comunali pari a circa 900 milioni di euro in 5 anni (2024-28), tenendo anche conto dell’accordo sulla regolazione finale dell’utilizzo dei fondi Covid, che ha permesso di mantenere a favore dei Comuni un contributo di circa 200 milioni di euro in quattro anni, somme che altrimenti sarebbero state destinate al bilancio dello Stato.
Nell’area riservata del sito IFEL è stato messo a disposizione, per ogni Comuni, lo schema del FSC 2024 per ciascun comune, con una esposizione dei dati articolata e accompagnata da chiarimenti nelle note esplicative di riferimento, al fine di facilitare la comprensione di alcuni aspetti tecnici che potrebbero non emergere chiaramente dal prospetto del Ministero dell’Interno.
Lo schema fornisce altre assegnazioni correnti, strutturali e una tantum, da considerare aggiuntive rispetto alle spettanze attribuite ai comuni a titolo di FSC, determinate da provvedimenti legislativi intervenuti a partire dal 2013.
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