Peter Lowe (Londra, 1938) L’interesse di Lowe per l’astrazione costruttiva iniziò già nel 1955 quando, all’età di diciassette anni, visitò Parigi e rimase affascinato da una mostra di scultura che includeva opere di Naum Gabo, Hans Arp e Alexander Calder. Entrò a far parte, a partire dagli anni ’60 del primo gruppo artistico britannico a lavorare all’interno della tradizione costruttivista europea. Alla fine degli anni ’70, è diventato membro di IAFKG (Internationaler Arbeitskreis für Konstruktive Gestaltung, in seguito noto semplicemente come Arbeitskreis), un gruppo artistico costruttivista paneuropeo, e ha preso parte a numerosi loro spettacoli e progetti, tra cui la realizzazione di una grande scultura outdoor nella regione di Fulda nella Germania centrale. A Lagamas, nel sud della Francia, ha recentemente prodotto un’installazione all’aperto che rispecchia un’opera musicale del compositore Eric Fischer. Gli artisti europei a cui Lowe ha spesso fatto riferimento includono in particolare Theo van Doesburg e i due artisti svizzeri, Richard Lohse e Max Bill. Il concetto di “arte concreta” di Bill (Art Konkret) è particolarmente rilevante per Lowe. “Usiamo il termine concreto”, ha scritto Bill, “per riferirci a quelle opere che si sono sviluppate attraverso i propri mezzi e leggi intrinseche e che non hanno alcuna relazione con i fenomeni esterni”. In questo senso concreto, le opere di Lowe sono oggetti “interi” a sé stanti, non astrazioni dal mondo visibile. L’applicazione di un numero relativamente piccolo di concetti o sistemi geometrici e aritmetici di base, può produrre una vasta gamma di diversi oggetti e varianti.
Tibor Gayor (Rákospalota (HU), 1929) Tibor ha trascorso i suoi primi anni a Budapest e poi a Vienna come architetto. Dal 1963 si occupa di pittura e grafica. Negli anni ’60, e dopo un breve periodo di arte concettuale a partire dal 1972, esplora le relazioni tra piano e spazio, creando oggetti grafici e bifacciali, utilizzando fogli ripiegati per sfruttare appieno la superficie dell’immagine. Le superfici sovrapposte, per lo più bianche, hanno un effetto plastico. Tibor Gáyor è uno degli eccezionali creatori dell’arte contemporanea ungherese, che partecipa regolarmente e organizza mostre d’arte nazionali e internazionali dall’inizio degli anni ’70. Tibor aveva partecipato all’esposizione del 1977, tenuta presso Villa Mirabello a Varese. La mostra inaugura la stagione espositiva della Fondazione Morandini a Varese, posizionandosi come centro di produzione artistica di altissimo livello e con un respiro internazionale.