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› Accordo ANAC-MITE per il monitoraggio sull’applicazione dei criteri ambientali minimi
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Accordo ANAC-MITE per il monitoraggio sull’applicazione dei criteri ambientali minimi
30/11/2021
È stato rinnovato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Giuseppe Busia l’accordo di collaborazione di durata triennale per confermare e rilanciare l’attività di monitoraggio sugli obblighi stabiliti dal Codice dei contratti pubblici per introdurre i Criteri Ambientali Minimi nella documentazione progettuale e di gara e così facilitare l’adempimento attribuito all’Autorità.
Al fine di fornire ausilio alle stazioni appaltanti e garantire uniformità di indirizzi, l’accordo prevede, oltre all’attività di monitoraggio e vigilanza, anche una collaborazione nell’ambito dell’attività regolatoria e di indirizzo attraverso la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati e atti simili, necessari per attuare le norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici, nonché nelle attività di formazione sul GPP e sui CAM.
L’attività più attesa è quella del monitoraggio, che dovrà ridurre al minimo gli oneri amministrativi a carico delle stazioni appaltanti e al contempo dovrà restituire dati affidabili e utili ai seguenti obiettivi:
stimare il valore aggregato delle basi d’asta e del valore dei contratti aggiudicati su ciascuna delle categorie di appalto oggetto dei CAM, al fine di avere una rappresentazione del potenziale effetto leva sui mercati di riferimento;
stimare i benefici ambientali, attraverso la rilevazione del livello di attuazione degli obblighi previsti dal Codice dei contratti pubblici legati all’introduzione dei CAM nella documentazione progettuale e di gara;
identificare attraverso i piani di vigilanza le criticità applicative dei CAM in determinati settori, che sono legate alla difficoltà di gestione delle prescrizioni del Codice, mirate a garantire la tutela della concorrenza e la par condicio;
programmare nuove attività formative per facilitare l’incontro tra domanda pubblica e offerta di prodotti conformi ai CAM e superare le criticità attuative delle norme in materia di sostenibilità ambientale, fondamentali e indispensabili per la transizione verso un sistema economico circolare a minori emissioni climalteranti e più efficiente nell’uso della materia e dell’energia.
“L’accordo per il monitoraggio degli obblighi relativi all’applicazione dei Criteri ambientali minimi – spiega il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – garantisce trasparenza e rispetto delle regole nell’attuazione dei progetti del Pnrr, prerogative rese oggi ancor più necessarie dall’esigenza di realizzare in tempi stretti il Piano nazionale di ripresa e resilienza che avrà un impatto enorme sul funzionamento del nostro Paese”.
“Attraverso gli appalti pubblici, e le tipologie di contratti adottati, si possono determinare i cambiamenti ambientali del Paese. Occorre inserire nelle gare pubbliche criteri ecologici e di sostenibilità che portino ad un cambiamento della qualità della vita dei cittadini” – ha affermato il presidente Giuseppe Busia. “L’accordo di collaborazione fra l’Autorità Anticorruzione e il Ministero favorisce l’inserimento di clausole di sostenibilità ambientale negli acquisti pubblici e nella formulazione dei bandi delle gare. Inoltre – ha sottolineato Busia – stabilisce proficue attività di vigilanza nei casi di non adempimento. La buona amministrazione, premessa per una società della legalità, si avvale della cooperazione costante e proficua fra Anac e le pubbliche amministrazioni, fra l’Autorità e i ministeri. Bene, quindi, questo accordo firmato con il ministro Cingolani”. Infine, ha aggiunto Busia, “Anac è garanzia a livello europeo di buona spesa dei fondi del Pnrr. Con il controllo digitale incrociato e preventivo di tutti gli appalti italiani del Next Generation Eu assicuriamo un controllo pieno sul flusso delle risorse e una spesa corretta. Anche in campo ambientale” (Fonte MITE).
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